mercoledì 22 settembre 2010

Chiaravalle Mercoledì 22 Settembre 2010 13:14 Bookmark and Share
Sgombero rom Chiaravalle, allontanati 45 rom insediatisi tra il cimitero e l’Abbazia
L'intervento è avvenuto stamattina, a seguito di segnalazioni di cittadini che ieri pomeriggio hanno notato la nuova presenza.
Un insediamento abusivo formato da 8 baracche e 5 tende, e occupato da 45 rom romeni, è stato smantellato questa mattina dalla Polizia Locale, intervenuta con 15 agenti in un'area incolta tra il cimitero e l'abbazia di Chiaravalle nei pressi di un binario morto delle ferrovie.

Nessuno dei nomadi ha voluto accettare l'accoglienza nelle strutture comunali; sul posto erano presenti anche operatori dei Servizi Sociali e, l’allontanamento, è avvenuto senza momenti di tensione.

In questo momento Amsa sta provvedendo alla pulizia dell'area, coperta da un’ingente quantità di rifiuti.
"Ringrazio i cittadini - sottolinea vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato - che hanno segnalato la presenza degli abusivi, difficilmente notabile per la conformazione del luogo. L'intervento si è reso subito necessario per impedirne l'espansione. Già in passato abbiamo avuto insediamenti in quest'area puntualmente coincisa con aumento esponenziale di furti nei terreni dei monaci e l'insicurezza accresciuta da presenze di accattoni nelle metropolitane e razzie negli esercizi commerciali nell'area a Sud di Milano.
 "Salgono a 335 gli sgomberi effettuati dal 2007 - sottolinea ancora il vicesindaco, - e nel 2010 sono stati già 159. Inoltre, da inizio anno sono 264 i rom romeni fermati a Milano per reati predatori o che destano allarme sociale: uno al giorno.
“La libera circolazione garantita ai comunitari non significa che si possa fare della città terra di razzia usandola come discarica abusiva - puntualizza De Corato. - Milano attende con attenzione il decreto legge annunciato dal ministro Maroni che applicherà un giro di vite sui nullafacenti privi di sostentamento che violano la direttiva Ue dopo 3 mesi di soggiorno.
“Occorre procedere a rimpatri coatti - conclude doc Corato - per chi è recidivo alle denunce per occupazione abusiva e vive alle spalle della collettività con reati predatori".

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