venerdì 19 febbraio 2010

CHIARAVALLE,POASCO: STA FINENDO L’ASSEDIO

SGOMBRI RUSPE E PRESIDIO DEL TERRITORIO: LA RISPOSTA DELLA LEGA ALLE RICHIESTE DEI MILANESI
La Lega Nord mantiene gli impegni con i cittadini di Milano e dell’hinterland: da quando il Ministro Maroni ha conferito pieni poteri alla Prefettura per l’emergenza rom ci sono stati oltre 160 sgomberi di baraccopoli, insediamenti abusivi e tonnellate di immondizia.
Dopo i ripetuti sopralluoghi effettuati dagli esponenti della Lega Nord, che hanno raccolto le allarmate segnalazioni di quanti sono stufi di anni di furti e insicurezza, finalmente si è attivato il “sistema Maroni” e sono partiti gli interventi nel territorio comunale di Milano e San Donato Milanese.
La Lega Nord plaude e rivendica i propri meriti per il fatto che le periferie milanesi di via Sant’Arialdo, via dell’Assunta, via San Dionigi, le frazioni di Chiaravalle, Nosedo, Sorigherio e Poasco siano oggi al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine e della Polizia Locale dei Comuni interessati. 

La Lega Nord non si accontenta di quanto già fatto ma vigilerà affinchè l’attenzione non cali sulle aree bonificate e recuperate alla città, affinchè la sicurezza percepita e la qualità della vita di tutti i cittadini delle periferie migliori, e perché l’azione di contenimento e contrasto dell’illegalità prosegua nei confronti delle situazioni ancora aperte, come il campo rom di via Vaiano Valle, che deve essere smantellato
 LA SICUREZZA VINCE

martedì 9 febbraio 2010

SGOMBERATO L'ALTRO CAMPO DI VIA SANT'ARIALDO!

martedì 2 febbraio 2010

Il campo appena sgomberato è stato comprato dai nomadi»

UNA PRECISAZIONE DOVEROSA IN MERITO AL TITOLO DELL'ARTICOLO, QUI DI SEGUITO, PUBBLICATO IN DATA ODIERNA SU "IL CITTADINO":

IL CAMPO ROM SGOMBERATO ERA IN VIA SANT'ARIALDO, CHE NULLA CENTRA CON VAIANO VALLE, ANCORA DA SGOMBERARE, OGGETTO DELL'INCONTRO TRA L'ONOREVOLE RONDINI E IL PREFETTO LOMBARDI.

Questo l'articolo:

M A R T E D Ì  2  F E B B R A I O     2 0 1 0
il Cittadino      San Donato 
«Il campo rom di Vaiano Valle, sempre nella zona di Chiaravalle, in realtà è di proprietà degli stessi nomadi: come Lega nord faremo comunque pressioni affinché da parte del comune di Milano ci siano celeri controlli». La novità è emersa ieri da un confronto tra l’onorevole “lumbard” Marco Rondini e il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi. Dopo lo sgombero di settimana scorsa, in cui è stato smantellato l’insediamento abusivo di via Sant’Arialdo dietro il cimitero di Chiaravalle, il parlamentare del Carroccio ieri mattina è tornato infatti a sollecitare nuovi interventi per riportare un clima di legalità in tutta la frangia meneghina ai confini con la frazione di Poasco. Ma dal nuovo colloquio è emerso un inatteso risvolto. «In base alle stime ufficiali - sottolinea Rondini -, si parla di un centinaio di rom insediati nelle catapecchie agricole. Si tratta di un terreno di cui sono proprietari, ma dove non ci sono assolutamente le condizioni di abitabilità. È probabile che anche parte degli allacciamenti siano abusivi e comunque in quel lotto di terreno mancano i presupposti richiesti per legge per ospitare insediamenti abitativi. Pertanto, se per il momento non è possibile effettuare lo sgombero, auspichiamo che in tempi celeri da palazzo Marino partano controlli, che documenteranno la situazione, affinché possano seguire anche in questo caso azioni concrete». La Lega nord, che nel dicembre scorso scese in campo con una fiaccolata per lanciare un appello alle autorità competenti, chiedendo dei segnali concreti rispetto alla situazione di abusivismo legata a nuclei di zingari stanziati nella zona, si mostra quindi pronta a fare pressing affinché scattino tempestive verifiche. Lo stesso vicesindaco di Milano Riccardo de Corato proprio nei giorni scorsi aveva annunciato l’intenzione di provvedere in tempi brevi a sgomberare anche l’area di Vaiano Valle. La notizia fu immediatamente salutata con favore dai comitati cittadini della zona, i quali nei mesi scorsi si erano anche uniti in una protesta per la situazione della linea 77, il bus frequentato dai nomadi, i quali a dire degli altri passeggeri oltre a non pagare il biglietto sarebbero dediti a comportamenti poco civili. Ma dopo le recenti verifiche, probabilmente effettuate proprio per programmare un nuovo intervento da parte delle forze dell’ordine, l’iter dovrà prendere un’altra piega. «L’acquisto di terreni da parte dei rom - spiega Rondini -, sta diventando una pratica alquanto diffusa, ma di fatto non cambia niente. In quanto per ragioni di sicurezza, le abitazioni devono rispondere a determinati requisiti, che certo non vengono rispettati».Giulia Cerboni