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Un fronte compatto tra cittadini di Poasco e comune di Milano terrà alta l’attenzione sui problemi della linea 77, che per la massiccia presenza di rom (secondo una cordata di passeggeri della zona) si è trasformata in un bus «dalle condizioni di viaggio indecenti». Nel corso della riunione che si è temuta settimana scorsa nella frazione sandonatese, un gruppo di cittadini ha ventilato anche l’ipotesi di organizzare dei presidi spontanei. Nel mirino la frequentazione di zingari che, come messo in evidenza sia nell’esposto presentato nelle scorse settimane da una residente, sia nella missiva diretta all’Atm, salirebbero alla fermata di Chiaravalle per scendere in piazzale Corvetto. I problemi segnalati si riconducono soprattutto a «sporcizia e situazione di indecenza», oltre al fatto che gli utenti in questione non pagherebbero al biglietto.Già il comitato cittadino negli anni scorsi aveva fatto appello al vice sindaco di Milano Riccardo De Corato, sollecitando controlli. A questo punto però il malcontento cresce, con richieste di intervento rivolte anche alla Asl, come dimostra l’antologia di corrispondenza e di documenti che si è cumulata di mese in mese, in cui i residenti hanno continuato a lamentare che i tragitti dei pendolari della zona avvengono in condizioni tutt’altro che confortevoli.Nonostante le risposte e i segnali di attenzione che sono pervenuti da palazzo Marino, la comunità che risiede ai confini tra metropoli e hinterland rimane tutt’ora in attesa, pronta ad alzare nuovi segnali di scontento rivolti all’Atm e alle istituzioni competenti ad intervenire. Soprattutto, l’insediamento di un nuovo campo su cui recentemente ha con disappunto sollevato l’attenzione l’onorevole Marco Rondini della Lega nord, ha visto crescere la comunità di rom che è stanziata nella frangia di competenza meneghina, generando nuove proteste.G. C.
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